Ti sei ma posta una di queste domande:
- come dire a un ragazzo che mi piace?
- come dichiararsi ad un ragazzo?
È una delle cose più difficili e spaventose: esporsi, rendersi vulnerabili, rischiare un rifiuto.
Ma…è poi così terribile?
Anzitutto, se hai deciso di dire a un ragazzo che ti piace, significa che proprio non ce la fai più a vivere nell’attesa che sia lui a fare il primo passo. In poche parole, sei arrivata a un punto tale in cui persino un rifiuto è meglio dell’incertezza.
E poi l’immaginario comune che vuole la ragazza che si “dichiara” insicura, vulnerabile e praticamente disperata ormai è superato. Da una parte nessuno percepisce più una donna che si fa avanti come una disperata e, dall’altra, ci sono mille modi per dire a un ragazzo che ti piace senza comunque esporti troppo. Anzi, se il ragazzo che ti piace non ti ha ancora notata, il modo in cui gli farai capire che sei interessata a lui potrebbe essere un ottimo modo per conquistarlo.
Vediamo allora come dire a un ragazzo che ti piace vincendo l’ansia del rifiuto e trasformare la tua dichiarazione in una vera e propria arma di conquista.
Come dire ad un ragazzo che ti piace: 3 regole
Regola uno: non avere paura di dichiararti ad un ragazzo
Prendere il coraggio a due mani e aprire il proprio cuore a qualcuno, lo abbiamo già detto, può far paura. Tuttavia, dichiararsi mostrando timore e insicurezza non è mai una buona idea. Ciò che vuoi trasmettere è l’immagine di una ragazza sicura di se, rilassata, e con abbastanza autostima da poter affrontare un rifiuto. È questo il tipo di ragazza che non annoia, non spaventa e, in poche parole, non fa scappare i ragazzi. Certo una ragazza timida può apparire intrigante e tenera, ma trasmettere un’eccessiva insicurezza significa mostrarti bisognosa, e questa non è mai una caratteristica attraente.
Concentrati sulle tue qualità: sei bella, spiritosa, intelligente. Hai molto da offrire e faresti la felicità di qualunque ragazzo. Considera il fatto che un rifiuto sentimentale non è un giudizio sulla tua persona, ma sulla compatibilità che hai con il ragazzo che ti piace. Prima di farti avanti allora, investi un po’ di tempo nel training autogeno ripetendoti che un “due di picche” non sarebbe la fine del mondo. Questo non ti servirà solo a viverti meglio un eventuale rifiuto, ma soprattutto a farti avanti con lui mostrandoti sicura e spigliata e, quindi, rendendoti molto più attraente ai suoi occhi.
Regola due: creare la giusta atmosfera
Se vuoi aumentare le tue chance di successo, devi capire che il tempismo è tutto. Dire a un ragazzo che ti piace, quando ancora non ha avuto modo di conoscerti e di apprezzare le tue qualità, potrebbe portare a un risultato molto diverso rispetto a quello che otterresti esponendoti dopo aver preparato il terreno. Cerca di passare del tempo con lui, anche semplicemente incrociandolo “per caso” alla macchinetta del caffè all’università o in ufficio. Flirta in modo discreto con lo sguardo e il sorriso. Se avete un po’ di confidenza, approfitta del contatto fisico appoggiandogli una mano sul braccio mentre ridi a una sua battuta.
Tutto questo ti sarà utile a creare un’atmosfera favorevole per quando gli dirai che ti piace. Avrai già suscitato il suo interesse, avrai creato un clima di confidenza e lo avrai già lusingato mostrandogli un apprezzamento concreto. È la situazione ideale per mettere a proprio agio anche il ragazzo più timido. Inoltre, creare un clima di confidenza ti permetterà di fare la tua mossa in modo naturale, magari facendo elegantemente scivolare il tuo “mi piaci, vorrei uscire con te” nel bel mezzo di una chiacchierata. Una dichiarazione poco impegnativa che potrebbe portarlo a pensare “ehi, perché no?”.
Regola numero tre: un gesto vale più di mille parole
Dire a un ragazzo che ti piace è qualcosa che non implica necessariamente una dichiarazione esplicita. O meglio: puoi essere altrettanto esplicita senza parlare. D’altra parte, un gesto vale più di mille parole, no?
Anzitutto, puoi invitarlo a uscire. Cosa c’è di più esplicito di un appuntamento? Proponigli un aperitivo, un cinema o anche un semplice caffè: è un modo molto furbo per esporti senza rendere troppo palesi i tuoi sentimenti, e lascia il tuo lui libero di accettare anche solo per vedere come vanno le cose. Un appuntamento mette tutto su un piano più leggero, e in più è un modo intrigante per far sentire il ragazzo che ti piace coperto di attenzioni – cosa che di solito gli uomini apprezzano – e corteggiato. Il tutto senza farlo sentire con le spalle al muro ma, anzi, offrendogli la possibilità di rifiutare l’invito con una scusa, cosa che tutti preferiamo rispetto a una vera e propria risposta negativa.
Se poi ti senti particolarmente audace…bacialo!
Ovviamente il consiglio non è di aspettarlo alla macchinetta del caffè in pieno giorno e saltargli addosso, ma…con la giusta atmosfera perché no? Basta chiedergli di riaccompagnarti a casa dopo un’uscita tra amici o colleghi, oppure organizzare una serata in discoteca. In poche parole, basta creare l’occasione per rimanere da soli e a quel punto fare la tua mossa. Certo in questo caso, a meno che tu non abbia assolutamente nessun problema nell’accettare un rifiuto, forse è meglio se analizzi bene i segnali per capire quante sono le possibilità che lui ti ricambi. Questo non solo per te, ma anche per evitare un imbarazzo a lui. Ma se da come si comporta hai potuto capire che il tuo interesse probabilmente è ricambiato, una donna che prende l’iniziativa in modo così romantico e inaspettato è davvero una bomba!
E adesso…in bocca al lupo!
Ora che sai come dire a un ragazzo che ti piace, come creare la giusta atmosfera e anche come farglielo capire senza dirglielo espressamente, non ti resta che metterti all’opera! E ricorda: un rifiuto non è la fine del mondo, ed è sicuramente preferibile rispetto a vivere nell’incertezza di cosa sarebbe potuto succedere se solo avessi trovato il coraggio di farti avanti, o rimanere bloccata per la paura di rovinare tutto.
Magari ti stai perdendo l’occasione di vivere una storia bellissima con il ragazzo che ti piace, quindi fatti avanti senza paura e in bocca al lupo!
